Sempre emozionante assistere – a debita distanza e dotati di un adeguato teleobiettivo – al combattimento tra due grossi maschi di stambecco.
(Valsavarenche, Parco Nazionale Gran Paradiso, Novembre 2021)
Lo stambecco è un ungulato dalle forme robuste, dovute principalmente dalle notevoli masse muscolari e dalle zampe corte; il tronco è breve e il collo corto e massiccio nel maschio per sostenere un trofeo di oltre 4 chili di peso. La sua conformazione fisica rivela un notevole adattamento alla vita negli ambienti aspri e rocciosi d’alta quota e la struttura dei suo zoccoli, nel contempo morbidi e affilati, gli permettono evoluzioni da climber.
Il periodo riproduttivo nello stambecco cade tra dicembre e gennaio in modo che le successive nascite avvengano in tarda primavera, quando le condizioni alimentari sono ottimali. Durante una singola stagione un maschio può accoppiarsi con più femmine ed esiste una forte competizione e selezione sessuale. Per questo lo stambecco ha nel tempo evoluto una serie di comportamenti ritualizzati con cui si confronta con i rivali e che minimizzano i rischi di ferimento e gli eccessivi consumi di energia in un momento stagionale particolarmente delicato.
Di fatto maschi definiscono una precisa gerarchia interna ai branchi anche attraverso scontri “a suon di corna”. In tali combattimenti lo stambecco utilizza comportamenti ritualizzati e codificati che hanno il significato di veri e propri messaggi in codice e che limitano in tal modo i rischi di ferimento o di eccessivo spreco di energie.